TECNICA DEL DNA RICOMBINANTE
Scheda di Francesco Donati
La tecnica del DNA ricombinante, più nota come "ingegneria genetica", permette di ottenere organismi con, all'interno delle proprie cellule, frammentini di DNA estraneo.
Questa tecnica è altamente innovativa poiché supera sia le barriere tra organismi pluricellulari e microrganismi, sia le barriere tra specie diverse.
La tecnica si articola in tre fasi fondamentali.
Innanzi tutto bisogna prelevare piccoli segmenti di DNA da una cellula "donatrice" e lo si può fare in due modi:
Una volta studiato il segmento di DNA estraneo verrà inserito all'interno di un vettore che lo trasporterà sin nella cellula ospite.
I vettori usati sono plasmidi o batteriofagi (o fagi); questi ultimi non sempre possono essere inseriti all'interno della cellula ospite, infatti se la cellula ospite è un batterio potrebbe essere infettata dal DNA virale.
Ciò avviene se una proteina repressore, dello stesso DNA virale non è presente a sufficienza. Questa proteina, infatti, non consente al DNA virale di riprodursi, rendendolo quindi innocuo. Quando la proteina repressore è presente a sufficienza, si attiva il ciclo lisogeno, altrimenti il ciclo litico.
Il vettore può essere inserito nella cellula ospite anche tramite altre due tecniche:
Nella seguente figura è rappresentata la produzione di insulina umana grazie alla tecnica del DNA ricombinante
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